Prometheus_Open Food Lab

Superficium

by Massimo Tevarotto.






Con Superficium, risultato di un processo in atto in Prometheus_ a Progettoborca, Massimo Tevarotto elabora la frattura. Fa pulizia del materiale emotivo crudo dello schianto. Perlustra la faglia, dove nuova superficie si crea per sottrazione di volume. Il bosco è ora sgombro, la mente pure deve esserlo. Le chiome e i fusti spezzati portano all'orizzonte dello sguardo materiale prima verticale. L'ordine di senso è ribaltato con quello della lettura; ciò che prima risultava apparentemente inerte nella sua rassicurante stabilità è riapparso prepotentemente ad un'attenzione a lungo latitante.




Massimo crea quindi tre oggetti, di una gioielleria contemporanea da lui perseguita che sia in grado di fondere conoscenze e forme moderne con alchimia e tecniche antiche. Tre gioielli apotropaici, strumenti di un moderno sciamano che si veste delle rovine trasmutandone immediatamente il senso. Le fa proprie, le fa sé. Non più resti, ma materia viva che crea e trasmette saperi e visioni. Ne percorre le superfici creandone di nuove lì dove le masse collidono, si increspano. L'argento si plasma e registra, ma distorce attenuando le asperità: distorce, traduce, integra rocce e cortecce, ma mai ricalca. Inedite superfici su cui attecchisce nuovo senso. Ossidano quindi, come gli apparati radicali e le zolle divelte tra cui ora germogliano nuove specie.

Il processo coniato e applicato dall'autore va quindi oltre Vaia nella sua dimensione eventuale. Incanala piuttosto la forza della tempesta per stimolare nuovi sguardi, acquisire nuovi materiali e forme. Perché l'attenzione e la cura derivano dalla capacità di appropriarsi delle forme.



Superficium è opera esposta al Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore nella mostra collettiva Altri Dardi curata da Dolomiti Contemporanee. La mostra nell’ambito del programma cantieredivaia è visitabile dal 29 agosto al 27 ottobre 2019.

Superficium has been partially inspired by a previous reflection: The Horizontal Vertex by Lorenzo Barbasetti di Prun.

It has itself generated a consistent idea about jewellery which is preserved in the _archive as _raw material in order to promote further _explorations.