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Massimo Tevarotto


Goldsmith & Designer

“After my studies in Valenza, one of the most important centres for jewellery making in Italy I worked in workshop under master artisans producing the finest jewels for the most famous brands in the world. Goldsmithing means being able to condense history, technology and culture of a people into a single artwork. The jewel is itself a microcosm where materials are skilfully moulded into something enclosing knowledge, stories and forces. It is a vessel travelling through time.”

︎ maxteva



_cantieredivaia: exploring Vaia’s fault line.


Massimo esplora il bosco schiantato della Colonia, ri-ordinato ormai. In cataste. Vige ora un nuovo ordine: dopo quello della tempesta, quello della sega, della rigenerazione. Nuove specie sorgono alla luce delle vaste radure, tra le radici volte al cielo. Altre prenderanno poi il sopravvento se di nuovo si delegherà la cura alla "natura". Cos'è?
Le cortecce si increspano a nuove dimensioni. L'orizzonte degli eventi. La resina zampilla tra gli squarci del vento e i denti della motosega. L'impasta. Edibile.
Materiali non nuovi, che la novità non è virtù da inseguire di per sé. Lo sguardo ci riguarda, e le dita che appiccicano. L'argento si plasma, subisce la forma, cede al segno, ossida. Acidi: integratori di spettro visibile. Si mastica e riporta texture, le crea.
L'oreficeria non decora (indora): sbrana, lacera e poi edifica sul e del corpo. Architettura clandestina e non riconosciuta. Racconta e tramanda visioni, tecnologie, tocchi.




_cantieredivaia: Superficium.






Massimo non imita Vaia, non ne riveste nemmeno il corpo di un sarcofago dorato. Ma neppure lo fa col nostro in fondo, innesta piuttosto sensi. Perchè l'acquisizione di un elemento nel nostro orizzonte di senso passa inevitabilmente dall'appropriazione delle sue forme. Ragionate e trasfigurate.



Superficium in Altri Dardi by Dolomiti Contemporanee.






Ci chiedon talvolta che mai centri l'oreficeria con il cibo.
Come se occupandoci di cibo dovessimo occuparci solo di ciò che si mangia. Ma qui non siamo mica un catering.

Pertanto ci interessa tutto ciò che possa ricostruire un quadro culturale complesso. Ché il cibo parte da ciò che non si mangia. E il gioiello ci offre uno strumento per appropriarci delle forme. Trasmette conoscenze, tradizioni e tecnologie.